Una startup innovativa a vocazione sociale nata a Genova dall’idea di due giovani infermiere pediatriche. Abbiamo incontrato Fosca Basso, Ceo e Co-Founder di Humana Vox, che ci ha raccontato l’idea della creazione di una piattaforma digitale per la gestione delle cure continuative e della salute nel comfort di casa. Ad oggi il team della startup è composto da giovani provenienti da specializzazioni diverse: infermieri, professionisti della riabilitazione, esperti informatici e di innovazione tecnologica nell’ambito sanitario, professionisti con competenze economiche. Testimonianza di come la terza età e tutti i temi ad essa legati, rappresentino un’opportunità per lo sviluppo di nuove professioni.
Tecnologia e assistenza professionale, come nasce e che innovazione porta Humana Vox sul mercato?
“Humana Vox nasce dall’esperienza lavorativa mia e di Claudia. Dopo la fine dei nostri studi abbiamo avuto l’opportunità di lavorare per una cooperativa sociale che opera sul territorio, in collaborazione con l’ASL Genovese, in ambito scolastico e domiciliare. Questo contesto ci ha permesso di entrare in contatto con tante famiglie e di comprendere meglio i bisogni reali delle persone che l’assistenza pubblica spesso non riesce a soddisfare pienamente. L’assistenza sanitaria territoriale ha infatti diverse caratteristiche che possono sembrare barriere: gli ambienti di cura sono le case disseminate sul territorio, i dati sanitari della persona non sono facilmente reperibili e non è semplice trovare un professionista disposto alla visita domiciliare”.
La startup si pone l’obiettivo di abbattere queste barriere, trovando il professionista più adatto alle proprie esigenze e vicino alla propria abitazione con un semplice click. Prevede, inoltre, il supporto della persona attraverso una cartella sanitaria digitale per l’assistenza domiciliare grazie a un sistema di raccolta dati che permette di integrare informazioni da fonti diverse (ospedali, medici, infermieri). Per garantire un’assistenza personalizzata, Humana Vox ha creato una cartella infermieristica in grado di utilizzare nuove tecnologie quali l’intelligenza artificiale e il machine learning.
Un altro dei valori su cui si fonda Humana Vox è il comfort, “Per comfort intendiamo l’essere circondati da un ambiente familiare, fondamentale per la persona e, in particolar modo, per chi ha una patologia cronica” continua Fosca Basso – “convivere ogni giorno con la propria malattia, conciliarla con la vita quotidiana e con quella dei propri cari richiede un grande impegno e noi lavoriamo per renderlo più semplice. Humana Vox vuole portare la qualità della cura “dalla corsia d’ospedale al comfort di casa” per garantire il benessere, la cura e la miglior qualità di vita alla persona e alla sua famiglia attraverso la tecnologia, l’ascolto e la professionalità dell’operatore sanitario”.
Quali saranno i prossimi passi della startup?
“Al momento Humana Vox è alla ricerca di un investitore da coinvolgere nel progetto, questo ci permetterebbe di crescere ancora e dare maggiore concretezza a tutto il lavoro fatto fino ad oggi. Successivamente i nostri obiettivi sono la sperimentazione sul campo della piattaforma, la diffusione della tecnologia come supporto all’assistenza infermieristica e la creazione di equipe multi professionali per poter rispondere ai bisogni manifestati dalle persone e dalle famiglie a 360°. Vogliamo creare una rete sanitaria solida per il territorio e tecnologicamente innovativa, così da poter dare supporto e sollievo alla persona, alla famiglia e alla comunità. La prospettiva è partire dalla nostra regione, presto estenderemo l’offerta della piattaforma a tutto il territorio italiano e un domani, chissà, raggiungeremo anche il mercato europeo!”
Per saperne di più visita il sito humana-vox.com